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Il Cross-linking corneale (CCL o CXL) é una metodica parachirurgica utile per curare il cheratocono (malattia degenerativa dell’occhio). Questa metodica é utilizzata in Italia dal 2005.

Nella maggior parte dei casi é in grado di evitare il trapianto di cornea.

Il trattamento é a bassa invasività e consente di rinforzarela cornea con un’azione combinata della vitamina B2 e raggi ultravioletti.

In questo modo si ottiene un aumento dei ponti molecolari che conferiscono maggiore resistenza agli strati più interni della cornea, rendendola più rigida e meno soggetta al processo di sfiancamento, che é tipico del cheratocono.

E’ importante intervenire precocemente perché il cross-Linking è in grado di arrestare l’evoluzione del cheratocono a partire dal momento in cui viene trattato.

Trattandosi di un intervento chirurgico a bassa invasività ed a bulbo chiuso i rischi di grave compromissione funzionale connessi con la chirurgia intraoculare sono esclusi.

Il trattamento non è doloroso e dura meno di un’ora.

Tutti i pazienti, anche i bambini in cui la repentina progressione della malattia consiglia una estrema precocità nel trattamento possono essere trattati con il cross linking.

Il giorno del trattamento è preferibile presentarsi con un accompagnatore, in quanto dopo il trattamento non si potrà, per ragioni di sicurezza stradale, procedere alla guida di autoveicoli.

Luigi Fusi

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