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Pubblicazioni

Effetti degli oligomeri procianidolici da vitis vinifera in soggetti addetti ai videoterminali

Servizio di Oftalmologia Sociale
*Ospedale Mauriziano Umberto I – Torino
Divisione Oculistica
(Primario: Prof. G.Gandiglio)
**Gruppo Ricerche Bruschettini – Genova

da Annali di Ottalm. e Clinica Oculistica Vol. CXVI n. 6, giugno 1990

L. FUSI, F. CZIMEG, F.PESCE, **R. GERMOGLI, A. BOERO**, *M.VANZETTI, *G.GANDIGLIO

Introduzione
L’uso sempre più esteso ed intensivo dell’elaboratore elettronico nel mondo del lavoro fa sì che molti soggetti trascorrao la maggior parte del tempo giornaliero lavorativo al videoterminale. In relazione a ciò si riscontrano sempre più frequentemente casi di affaticamento visivo, fotopsie, miodesopsie. Questi sono dovuti probabilmente alla particolare sollecitazione della funzione visiva del videoterminalista, che alterna continuamente almeno tre piani visivi con intensità di contrasto e distanza di focolizzazione diverse(1).
Nel trattamento di questi fenomeni patologici è apparso particolarmente indicato l’uso di sostanze di tipo antocianosidico, già note da tempo per molte proprietà farmacologiche, in quanto tra le loro azioni sono stati dimostrati miglioramento della visione mesopica e scotopica (2,3), diminuzione del tempo di recupero maculare dopo abbagliamento(4), miglioramento della curva adattometrica (5,6) e della sensibilità retinica (5,7).
In questa classe di farmaci è stato recentemente inserito un prodotto a base di oligomeri procianidolici ottenuti per via fermentativa da Vitis vinifera(*), che si è dimostrato particolarmente attivo (8,9,10), anche in confronto ad altri farmaci di questa categoria (11).
Abbiamo perciò voluto sperimentare tale prodotto in una casistica di pazienti affetti da stress visivo da videoterminale, in confronto sia a un farmaco analogo già in commercio, sia a placebo.

Materiali e metodi
Lo studio è stato eseguito su soggetti impiegati presso un’azienda pubblica, addetti ad un lavoro che prevedeva l’impiego di videoterminali per circa 6 ore giornaliere.
La casistica era composta da 75 pazienti, 36femmine e 39maschi, di età tra i 20 e i 60anni (media 37,9 ± 12,5).
I pazienti, a cui era stata illustrata la finalità dello studio e richiesto il consenso, sono stati sottoposti a visita oculistica completa. Essi risultavano nel 69% dei casi ametropi e presentavano le patologie riportate nella tabellaI.
I soggetti sono stati quindi suddivisi per randomizzazione in 3 gruppi sperimentali (tabella 2):

  • Gruppo I, composto da 50 pazienti , 27 maschi e 23 femmine, di età compresa tra i 20 e i 60anni (media 38,3±12,4), trattato con oligomeri procianidolici alla posologia di 1 capsula da 100 mg3 volte/die per 60 giorni (tabella 4);
  • Gruppo II, composto da 10 pazienti, 6 maschi e 4 femmine, di età compresa tra i 20 e i 60 anni (media 36±13,4), trattato con antocianosidi da mirtillo alla mosologia di 1 capsula da 100 mg3 volte/die per 60 giorni (tabella 5);
  • Gruppo III, composto da 15 pazienti, 6 maschi e 9 femmine, di età compresa tra i 20 e i 60 anni (media 37,8±12,8), trattato con capsule di placebo alla stessa posologia dei due gruppi precedenti (tabella 6).

La sperimentazione è stata condotta in doppio cieco, impiegando capsule indistinguibili ed identificate da un codice, noto al solo produttore, che veniva svelato al completamento dello studio e della compilazione delle singole cartelle cliniche dei pazienti.
Per la valutazione dell’efficacia terapeutica sono stati eseguiti all’inizio ed alla fine dei trattamenti i seguenti esami: esame completo dell’apparato oculare, esame ortottico completo, esame del senso cromatico, determinazione della curva di sensibilità al contrasto, esame del campo visivo computerizzato.
L’esame del senso cromatico è stato eseguito mediante il test di Farnsworth 100 Hue. Per la valutazione della curva di sensibilità al contrasto è stata utilizzata la tavola ottotipica di G.P. Gracis (12); essa è costituita da 12 riche di E di Snellen presentate in 4 orientamenti randomizzati; i simboli coprono una serie di valori di acuità visiva che vanno da 0,3 a 1,57 M.A.R. (angolo minimo di risoluzione, in minuti primi) per una distanza di 4 metri dalla tavola ottotipica. La progressione delle dimensioni degli ottotipi è logaritmica e i logaritmi delle dimensioni lineari dei simboli di ogni riga aumentano circa del 16% rispetto alla riga inferiore. Ogni riga è costituita da 10 simboli con contrasti luminosi variabili dal 4,3% al 85,69%; i primi cinque hanno un contrasto che varia dall’uno all’altro circa del 5%, mentre negli altri cinque esso varia circa del 10%. La luminanza media dello sfondo è di 45 cd/m2.
L’esame del campo visivo cinetico è stato effettuato con la tecnica del Automatic Threshold Full Field 120 da 0° a 60° di eccentricità. Per la valutazione della tollerabilità si è posta particolare attenzione all’insorgenza di eventuali effetti collaterali, che sono stati registrati sulle schede cliniche dei singoli pazienti riportando la data di insorgenza, l’intensità della sintomatologia e i provvedimenti terapeutici adottati. Al termine dei trattamenti è stato formulato un giudizio complessivo sull’efficacia terapeutica (ottima, buona, discreta, scarsa) che teneva conto sia dei dati strumentali ottenuti che del parere soggettivo del paziente.
Anche a proposito della tollerabilità è stato espresso un giudizio complessivo finale mediante le valutazioni: ottima, discreta, scarsa. L’analisi statistica dei risultati è stata effettuata mediante test parametrici e non parametrici, adottando come soglia di significatività p=0,05.

Tabella n. 1 – Patologie oculari riscontrate e loro frequenza.

Patologie Maschi Femmine
Glaucoma 11,1%
Opacità
cristallino
18,5% 15,4%
Exotropie
ed exoforie-tropie
11,1% 12,1%
Daltonismo 18,5%
Exotropie
ed exoforie-tropie
3,7% 6%
Ipertropie 3%
Insufficienza
di convergenza
11,1% 12,1%
Distrofia
retinica
7,4% 3%
Coroidosi
miopica
3,7% 6%
Varie 3,7% 6%
Nessuna
patologia
11,2% 36,4%

Tabella n. 2 – Composizione gruppi sperimentali e confronto statistico.

Gruppi sperimentali n.
pazienti
n.
maschi
n.
femmine
età
media
Gruppo 1
(oligomeri prociandolici)
50 27 23 38,3
+/- 12,4
Gruppo 2
(antocianosidi damirtillo)
10 6 4 36
+/- 13,4
Gruppo 3
(placebo)
15 6 9 37,8
+/- 12,8
Confrontostatistico *nonsignificativo *non
significativo
**nonsignificativo

*= Test chi-quadro
**= Test t di Student

Risultati
Prima della valutazione dei risultati è stata verificata statisticamente la confrontabilità dei gruppi sperimentali per quanto riguarda il numero dei pazienti maschi e femmine e l’età media, mediante il test chi-quadro e t di Student (tabella 2), e i valori basali della curva di sensibilità al contrasto mediante il test di Student (tabella 3): non si sono riscontrate differenze statisticamente significative e pertanto i 3 gruppi sperimentali sono risultati confrontabili. Anche le patologie oculari, riscontrate durante l’esame oculistico eseguito prima dell’inizio dello studio, erano uniformemente distribuite nei tre gruppi.
Per quanto riguarda i risultati dei test effettuati, dai dati ottenuti si è potuto riscontrare che sia il visus che il senso cromatico non evidenziavano rilevanti modificazioni imputabili alle terapie effettuate. Nell’esame del campo visivo cinetico non si sono osservati aspetti patologici in nessun paziente e l’esplorazione della sensibilità luminosa retinica ha mostrato profili normali rispetto all’età dei soggetti; in seguito al trattamento con i vari prodotti si sono evidenziati sporadici allargamenti del campo visivo, che comunque non possono essere messi in relazione con le terapie e in ogni caso non sono stati sottoposti ad analisi statistica e quindi non sono valutabili.
La curva media della sensibilità al contrasto (tabella 3 e grafici 1, 2 e 3), ricavata dalla somma dei risultati ottenuti per ogni occhio dai singoli pazienti, risulta, prima del trattamento, al di sotto del range di normalità per quasi tutti i valori di contrasto in tutti e tre i gruppi.
Le terapie adottate permettono di conseguire: nel caso degli oligomeri procianidolici un aumento statisticamente significativo dei valori in tutti i punti della curva, nel caso degli antocianosidi da mirtillo in 6 punti della curva e nel caso del placebo in solo 2 punti.
La relativa normalizzazione della curva media della sensibilità al contrasto, ottenuto con i due farmaci in prova, è indice del miglioramento dello stress visivo presente nei pazienti esaminati, probabilmente in relazione all’impiego prolungato del videoterminale.
Tale dato viene verificato dalle impressioni soggettive dei pazienti, che riferiscono nella maggior parte dei casi di aver riscontrato un’agevolazione nell’attività lavorativa prolungata, con un senso di affaticamento meno pronunciato.
I miglioramenti, sia oggettivi che soggettivi, sono invece riscontrabili in misura minima nel gruppo trattato con placebo.

Tabella n. 3 – Sensibilità al contrasto (valori medi)

Contrasto

Angolo
Minimo di Risoluzione

Oligomeri
Procianidolici
Antocianosidi da mirtillo Placebo
Prima Dopo Confr.stat Prima Dopo Confr.stat Prima Dopo Confr.stat
1 *0,41 0,48 p<0,05 *0,44 0,51 P<0,05 *0,43 0,47 N.S.
2 *0,56 0,65 p<0,05 *0,53 0,54 N.S. *0,53 0,57 N.S.
3 *0.69 0,80 p<0,05 *0,65 0,67 N.S. *0,70 0,74 N.S.
4 *0,72 0,86 p<0,05 *0,76 0,80 N.S. *0,78 0,83 N.S.
5 *0,79 0,91 p<0,05 *0,80 0,91 p<0,05 *0,80 0,85 N.S.
6 *0,83 0,98 p<0,05 *0,86 0,94 p<0,05 *0,86 0,89 N.S.
7 *0,92 1,10 p<0,05 *0,98 1,11 p<0,05 *1,00 1,12 p<0,05
8 *0,85 1,00 p<0,05 *0,90 1,08 p<0,05 *0,91 0,95 N.S.
9 *0,92 1,13 p<0,05 *1,00 1,13 p<0,05 *1,01 1,15 p<0,05

10

*0,92 1,05 p<0,05 *0,97 1,03 N.S. *0,94 0,97 N.S.

Confronti eseguiti con il test T di Student
*= Differenze non significative tra i valori basali nei 3 gruppi
Effetti degli oligomeri procianidolici da vitis vinifera ecc…

Grafico n. 1 – Oligomeri Procianidolici: curva di sensibilità al contrasto (media di 50 paz.).

grafico4

Grafico n. 2 – Antocianosidi da mirtillo: curva della sensibilità al contrasto (media di 10 paz.).

grafico5

Grafico n. 3 – Placebo: curva di sensibilità al contrasto (media di 15 paz.)

grafico6

Dai confronti dei giudizi complessivi sull’efficacia terapeutica (tabella 7) risulta che in entrambi i gruppi trattati con i farmaci attivi si ottengono risultati migliori con frequenza statisticamente superiore a quella riscontrabile nel gruppo trattato con placebo, mentre i risultati ottenuti nei primi due gruppi sono sovrapponibili.
Per quanto riguarda la tollerabilità, si sono riscontrati effetti collaterali, sempre di lieve intensità, in un numero di casi molto ridotto.
I fenomeni lamentati erano senso di pesantezza epigastrica e lieve pirosi e regredivano spontaneamente senza interventi terapeutici.
La loro frequenza non differisce statisticamente nei vari gruppi.

Conclusioni
Dai risultati ottenuti riteniamo che emerga in maniera sufficientemente chiara l’efficacia delle sostanze di tipo antocianosidico nel trattamento delle sindromi oculari conseguenti a un uso protratto dei videoterminali.
Nello studio condotto si osserva che sia il trattamento con oligomeri procianidolici sia quello con antocianosidi da mirtillo permettono di ottenere significativi miglioramenti della sensibilità al contrasto e del potere risolutivo angolare, che risultano diminuiti in seguito allo stress visivo indotto da questo tipo di attività lavorativa.
Agli oggettivi dati strumentali si accompagna sempre il positivo giudizio dato dai pazienti, che lamentano alla fine della giornata lavorativa meno disturbi visivi con diminuzione delle miodesopsie e fotopsie e minore affaticamento della vista.
Quantunque in generale l’attività terapeutica del farmaco a base di oligomeri procianidolici risulti statisticamente simile a quella del farmaco a base di antocianosidi da mirtillo, dai dati sperimentali emerge una certa superiorità del Procianidol, che potrebbe essere messa in evidenza in studi di maggiori dimensioni.
La tollerabilità risulta essere sempre più che soddisfacente, anche in relazione ai lunghi periodi di terapia richiesti, con effetti collaterali di tipo ed entità completamente trascurabili e sovrapponibili a quelli riscontrati col placebo. Effetti degli oligomeri procianidolici da vitis vinifera ecc…

Tabella n. 4 – Terapia con oligomeri procianidolici

tabella1

tabella2

tabella3

Riassunto
Settantacinque soggetti che lamentavano stress visivo da videoterminale sono stati trattati con un prodotto a base di oligomeri procianidolici ( 300mg/die orali per 60 giorni), in confronto a un farmaco a base di antocianosidi da mirtillo e a placebo, somministrati alla stessa posologia, in uno studio in doppio cieco.
I due farmaci attivi permettono di ottenere significativi miglioramenti della curva di sensibilità al contrasto e della sintomatologia soggettiva.
L’analisi statistica evidenzia che l’attività dei due farmaci è simile, e superiore a quella del placebo. La tollerabilità è stata buona in tutti i casi.

Summary
Seventy-five patients affected by ocular stress caused by their activity at a display unit were treated with a drug composed of procyanidolic oligomers (300 mg/die per os for 60 days) They were compared to patients treated with bilberry anthocyanosides or placebo at the same dosage in a double-blind study.
The two active drugs allow to obtain significant improvements of the contrast sensitivity and subjective symptomatology. The statistical analysis points out that the two drugs efficacy is similar and superior to the placebo one. The tolerability is good in all patients.
Parole chiave: Videoterminali, affaticamento visivo, oligomeri procianidolici. Key words: Display units, eye-weariness, procyanidolic oligomers.

Bibliografia

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